giovedì, giugno 29, 2006

Siamo pieni di porte aperte

Questa volta me la sono proprio cercata. Bisogna aver il coraggio di riconoscere quando si commette un'errore, spesso certe affermazioni "gratuite" sono considerate un'offesa. OK, immaginati la scena: sono circa le nove, in ufficio entra un collega e spiega che ha passato la notte in bianco perchè gli é venuta una sorta di reazione allergica che gli ha impedito di dormire. Questo é il motivo del ritardo. Segue gesto osceno (l'esposizione mimata dei gioielli di famiglia) da parte del nostro Boroter (ovviamente il clima é scherzoso), condito con qualche commento triviale (ma sempre molto simpatico, sai tra uomini). Ora ... potevo stare zitto, potevo parlare di calcio, potevo andare al cesso ... invece no. Ho invitato il collega a riflettere: invece di scusarsi per il (giustificato) ritardo, di aver sentito comunque il dovere di raggiungere il suo posto di lavoro, ed essere costretto a sentire le simpatiche e scherzose battute del Boroter, la prossima volta avrebbe fatto meglio a considerare l'ipotesi di prendersi un giorno di mutua! ORRORE! Ma come, non sai che questa parola é tabù? Non si scherza su queste cose, via! Il risentimento é perciò spontaneo: "se non ti piace come vieni trattato, qui siamo pieni di porte aperte, chi vuole può andare!"
Risposta: APPLAUSI PER BORO!!!

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mercoledì, giugno 21, 2006

L'Imprenditoria del Disimpegno

Il nostro Boroter é patrocinatore di una nuova filosofia manageriale: l'Imprenditoria del Disimpegno.
Dicesi impegno: l'impiego di tutte le proprie forze e capacità nel fare qualcosa: studiare, lavorare con impegno. - Garzanti
Dicesi dismpegno: la mancanza o l'abbandono di un preciso impegno politico e sociale, il disimpegno della cultura, degli intellettuali.- Garzanti
Questa é un'arte che o ce l'hai o non ce l'hai, non si può imparare (richiederebbe impegno), é una qualità innata che scopri dentro te piano piano, lasciandola uscire, praticamente non facendo ... niente. Da non confondere il disimpegno con l'ozio. Ozio deriva dal latino "otium", indica un'occupazione principalmente vocata alla speculazione intellettuale, attività di fatto riservata alle classi dominanti, ed è contrapposto al concetto di "negotium", occuparsi, più per necessità che per scelta, dei propri affari. - wikipedia
Il nostro Boroter, in sostanza, non si occupa né dell'ozio né del negozio!

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mercoledì, giugno 07, 2006

MIII ... INCREDIBBILE!

Sorpresona! Pubblico una lettera scritta, diretta ed interpretata dal nostro Boroter! Ho omesso alcuni dettagli per proteggere gli innocenti!

Spett. le
XXXXX XXXXXX Spa
C&P Executive Retail Italy
Via X. XXXXXXX, XX
XXXXX XXXXXX XXXXXXXX, XI
C.A. Gent.ma Sig.ra XXXXX XXXXXXXX

XXXXXXXXX, 07 giugno 2006

OGGETTO: RFI
Con la presente precisiamo che per quanto riguarda la costruzione di impianti chiavi in mano, ci avvaliamo di aziende che come noi sono sul mercato da anni e che probabilmente ve le ritroverete aggregati a collaborare con dei consorzi. Sostanzialmente cambierà il nome del consorzio e/o appaltatore ma le ditte collaboratrici, direttamente impegnate sul campo, saranno più o meno le stesse. Stesso discorso si ripete per quanto riguarda bonifiche, smaltimenti etc.
Nel mio caso, qualora fosse di Vs interesse proporci costruzione impianti chiavi in mano, ovviamente oltre alla ns organizzazione aziendale saremo coadiuvati da tecnici e imprese direttamente locati nelle varie città d’Italia, per seguire meglio la parte burocratica, progettuale e costruttiva. Detti tecnici hanno un’esperienza pluriennale nel settore, e alcuni erano ex dipendenti di xxxxxxx xxxxxxxxxxx, oggi autonomi.
Al punto 2.3.7 se le richieste di mercato lo richiedessero ci avvaliamo di personale intrenale per sopperire ad aumenti di lavoro.
Al punto 3.4 confermiamo la ns disponibilità ad una vs eventuale valutazione, gli eventuali oneri si intendono a carico vostro.
La sottoscritta garantisce serietà e competenza in quanto è in attività dal 1963, e che si tramanda da padre in figli.
Rimaniamo a Vs completa disposizione e con l’occasione porgiamo cordiali saluti.

XXXXXX Srl
Boroter XXXXXXX
Amministratore Unico
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giovedì, giugno 01, 2006

Il mondo secondo Boroter (parte II)

Boroter, come altri imprenditori suoi simili, é portatore sano di un certo modo di pensare e di fare. Dico "portatore sano" perché, per un pò, non si ravvisa alcun sintomo. Col tempo il morbo inizia a manifestare i suoi effetti:
Fermezza: anche se il vapore affonda, e l'acqua ha già abbondantemente superato le ginocchia, il nostro Boroter tira qualche starnuto per l'umidità ma non fa altro che strizzar via il fastidioso liquido dai calzini.
Tenacia: ascoltare consigli e poi decidere con la propria testa, oppure accanirsi ed andare anche contro i propri interessi per "tigna"? La seconda che hai detto! Sarà che sei uno tosto ... oppure sarà che sei un testone?
Stabilità: mantenere la posizione ad ogni costo, non lasciarsi fuorviare da false profezie e da uccellacci del malaugurio. Corvi, neri, brutti e cattivi!
Manie di grandezza, cioè ... volevo dire, di persecuzione: ormai ha capito tutto! "Si, é vero, abbiamo dei problemi, le cose non vanno come dovrebbero. Ma guardatevi intorno, a me non fanno sconti! I clienti sono sempre più esigenti, le materie prime costano una pazzia (accidenti ai cinesi), la concorrenza é sleale e, colpo di grazia, il personale non mi segue, manca l'attaccamento alla ditta, non ci sono più gli operai di una volta, sono degli incapaci, tutti dovrebbero saper fare un pò di tutto, nelle piccole aziende é fondamentale arrangiarsi e fare per quattro, eh ... lo so così é facile cari miei, é tutto un magna magna e poi non ci sono più nemmeno le mezze stagioni!"
"Anch'io vorrei fare lo stipendiato ... e pantalone paga!"
Parole sante, Boroter! Abbiamo le lacrime agli occhi!

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Il mondo secondo Boroter (parte I)

Chi é Boroter? E' un'idea, un'archetipo maneggione, un concetto traffichino, un pensiero intrallazzatore, una sventura in carne ed ossa. E' un'apprendista furbetto del quartierino (un pò più ridicolo), é un garzone del sotterfugio, é un simpatico arruffone che esercita professionalmente la sua attività economica organizzata (e sottolineo "organizzata") al fine di produrre beni. Il nostro eroe svolge la sua missione nonostante il cielo sia contro di lui. Tasse e balzelli, carte e scartoffie, impedimenti e vincoli, ma il più pericoloso di tutti i suoi avversari é il temibile prestatore di lavoro dipendente. Il povero Boroter deve lottare ogni giorno contro sarchiaponi ed esseri repellenti, io, modestamente, narrerò le sue imprese.

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